Guerra in Ucraina – Due passi nella storia

Nei mesi scorsi ho sentito il desiderio di rinverdire e approfondire le mie conoscenze geo-storiche-politiche dell’area in guerra.

I media ci hanno fornito, attraverso i loro inviati, la cronaca degli eventi quotidiani sul campo di battaglia. Molte opinioni, troppe chiacchiere nei talk-show.

Qualcuno si è spinto indietro nel tempo e ci ha brevemente informato degli eventi dall’insediamento di Putin ad oggi. Pochi sono andati oltre, alla caduta del muro di Berlino e a quanto è accaduto prima, oltre il muro. In quel lasso di tempo che va dalla rivoluzione di ottobre del 1917 alla caduta del muro di Berlino 1989.

Mi è stato segnalato il seguente link che ho trovato interessante: Pillole di storia – Come e perché è nata la guerra in Ucraina? Tracciamo un percorso storico. Il canale You tube è La Biblioteca di Alessandria.

Sullo stesso canale ho trovato anche questi due link: Holodomor, la morte per fame delle pianure ucraine e L’esperimento sovietico che divenne un Isola dei Cannibali 

Ho letto il libro di Vasilij Grossman (1905-1964)”Tutto scorre…” scritto tra il 1955 e il 1963 Adelphi Editore.

Ho letto il libro di Ryszard Kapuscinski (1932-2007) “Imperium” (1993) Feltrinelli Editore.

Da Tutto scorre…: “….Quante cose aveva visto la Russia nei mille anni della sua storia. Negli anni sovietici poi, aveva veduto formidabili vittorie militari, grandiosi cantieri, nuove città, dighe che sbarravano il corso del Dneper e della Volga, un canale che univa i mari, e possenti trattori, e grattacieli… Una cosa sola la Russia non aveva visto in mille anni: la libertà.

Da Imperium: “…..Nell’autunno 1990 Aleksander Solzenicyn illustrò il progetto dello stato che secondo lui avrebbe dovuto sostituire l’Urss. Titolo della pubblicazione: ‘Come costruire la nuova Russia?’ Solzenicyn propone che il futuro stato si componga di Russia, Bielorussia, Ucraina e Kazakistan del nord. ‘Il resto, restituiamolo’, consiglia Solzenicyn , ‘non abbiamo abbastanza forze per la periferia.’ Ma gli ucraini non hanno voluto saperne. ‘L’unica soluzione del problema ucraino’, ha scritto recentemente uno dei dissidenti ucraini Leonid Plusc, ‘sta nella creazione di uno stato autonomo che organizzi i meccanismi di difesa e i mezzi atti allo sviluppo della cultura.’ Gli intellettuali ucraini, che temevano i comunisti russi…..”

Condivido il mio piccolo e modesto percorso attuale, che è andato a saldarsi con le letture fatte in gioventù, quando i libri dei dissidenti russi riuscivano miracolosamente a passare la ‘Cortina di ferro‘ E’ stato illuminante. Forse, anche altri, potrebbero sentire il desiderio di percorrerlo.

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