L’Aquila, Viareggio, Messina

Pubblicato da Marziana il 6 ottobre 2009

6 aprile 2009, il terremoto all’Aquila, il terremoto non lo si poteva evitare, ma la catastrofe si, come tutti sappiamo, costruendo secondo criteri antisismici.

30 giugno 2009, esplode un treno nella stazione di Viareggio, forse (lo dico con molti dubbi e perplessità, ho lavorato per ben 15 anni nei trasporti e in particolare di merci pericolose e ne so qualche cosa) l’esplosione non si poteva prevedere, ma anche in questo caso la catastrofe si poteva evitare, con un semplice muro protettivo tra case e ferrovia.

1 ottobre 2009, alluvione a Messina, la pioggia e anche le alluvioni vengono, non si possono impedire, ma anche in questo caso la catastrofe si poteva evitare, area a rischio idrogeologico a seguito di una gestione dissennata del territorio.

Solo solo 3 delle catastrofi che si sono verificate in Italia negli ultimi anni, sono accadute a 3 mesi di distanza l’una dall’altra e questo impressiona moltissimo.

In tutti i casi la tragedia è stata scatenata dal comportamento dell’uomo.

L’Italia un paese da terzo mondo, altro che G8 e uno degli 8 paesi più industrializzati. Un paese dove si muore perchè, pur potendo, non si è costruito in modo antisismico, un paese dove si muore perchè non si valuta che il trasporto di merci pericolose vicino alle abitazioni puo’ causare tragedie, un paese dove si muore perchè, il territorio ormai altro non è che una merce come un’altra, non puo’ certo considerarsi un paese sviluppato, e quindi se un paese è sottosviluppato è un paese da terzo mondo.

Mi chiedo dove e quando le prossime vittime dell’italica furbizia.

Marziana

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