Diritto alla vita, diritto alla morte

Pubblicato da me il 23 luglio 2008

Pubblico, senza aggiungere alcun commento , una mail che inviai il 4 maggio 2002 a Sandro, amico e medico di famiglia.

Ciao Sandro,

la nostra conversazione telefonica di poco fa mi ha imposto alcune necessarie riflessioni. Mi rendo conto che tu hai fatto il “Giuramento di Ippocrate”, ma appunto …”TU”…… lo hai fatto ed è un tuo problema, una tua preoccupazione un tuo punto di riferimento. Ma poi, cosa dice veramente il giuramento di Ippocrate ??? che ci impegniamo a curare e salvaguardare la vita umana ?? mi piacerebbe conoscere il contenuto esatto di questo giuramento. Anche se personalmente non credo che il giuramento in questione parli o faccia riferimento all’accanimento terapeutico e alla volontà della persona di essere curata. Ritengo che tutta una serie di pratiche diventate …. Normali…. nella nostra società nulla abbiano a che vedere con il giuramento in questione, ma vengano scambiate per tale. Il giuramento riguarda te e il tuo impegno a salvare la vita e riguarda il preciso impegno che tu ti prendi nel momento in cui scegli la professione di medico, come tale hai l’obbligo morale di salvare la vita del tuo prossimo con i mezzi che tu conosci in quel momento. E su tutto questo non ho nulla da ridire.

Il quadro cambia completamente quando, quanto sopra espresso, incontra la volontà della Persona, della persona adulta, maggiorenne e in grado di intendere e di volere, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali. Tu non puoi obbligare un altro essere umano alla cura, se l’altro essere umano non vuole la tua cura e ci sono molte ragioni per le quali la persona di cui parliamo può non volere la tua cura.

Cito alcuni esempi: può non volere la tua cura perché non la ritiene idonea e adeguata, e tu francamente puoi affermare che la cura che tu elargisci è consona e adeguata per tutti ?? puoi farlo in coscienza? Nel mondo esistono molte cure e naturalmente il mondo occidentale ritiene le sue le cure migliori, ma fanno parte della sua ‘cultura’ . Il mondo cinese ritiene le sue le cure migliori, pensa ad esempio all’ago puntura che noi occidentali abbiamo sempre guardato con sufficienza perché non ritenevamo tale “strumento” scientifico (ovviamente sempre dal nostro punto di vista) ora invece alcuni ricercatori hanno finalmente dimostrato la validità dell’ago puntura dal punto di vista “scientifico” e lo hanno fatto semplicemente studiando la faccenda e non liquidandola come “arcaico retaggio di ignoranza”.

Questo ha dimostrato l’ignoranza e il pregiudizio dell’occidente, abbondantissimo.
Pensa ad esempio alla Rabdomanzia, per molto tempo si è ritenuto pure quella frutto di “arcaico retaggio di superstizione”, ora invece, sempre con il metodo scientifico, è stato dimostrato che alcune persone hanno “veramente” la capacità di sentire l’acqua nel sottosuolo, tanto è vero che le imprese che ricercano l’acqua per la costruzione di pozzi, lo fanno sia con l’ausilio delle attrezzature Tecniche che con lo studio geologico che con i Rabdomanti.

Ti faccio un altro esempio, nel caso di una persona ammalata di tumore, la medicina ufficiale propone : Chemio e Radio terapia, puoi obbligare un essere umano operato di tumore a fare la chemioterapia ???non mi risulta, che differenza fa con il rifiuto della trasfusione ??? sei così certo che sia una situazione diversa ??? Già perché nel momento che la persona , di cui abbiamo tracciato sopra le linee, esprime la sua volontà precisa, solleva te da qualsiasi decisione. La persona ha preso una decisione riguardo a se stessa e vuole che la sua decisione venga rispettata.

Tu chi sei per andare oltre questo ??? Che diritto hai di metterti al di sopra della volontà di un altro essere senziente altrettanto quanto tu sei ????

E con questo preciso che sono altrettanto contraria all’eutanasia, totalmente e assolutamente contraria, e per quanto ti possa sembrare paradossale, affermo anche che, se personalmente mi trovassi in una tale situazione, potrei praticarla, ma assumendomi le conseguenze penali , perché l’eutanasia è un omicidio, e ancora il praticarla sarebbe frutto della mia coscienza, e preciso praticare l’eutanasia verso chi potrebbe chiedermelo ad un dato momento. Io non sono ne un medico ne un infermiere, guai a tutti coloro che esercitando tale professione, pensassero di poterlo fare, guai a loro . Ciò che voglio dire con questo è semplicemente che una persona nella mia posizione potrebbe trovarsi in quel frangente solo forse una volta nella vita e relativamente a qualcuno che le è molto caro e molto vicino, ma attenzione nel momento in cui lo dovessi fare, immediatamente scatterebbe l’autodenuncia presso una stazione della polizia. Spero di averti chiarito il mio pensiero in merito alla eutanasia.

Voglio aggiungere un’altra riflessione, perché siamo giunti al punto di porci il problema dell’eutanasia ???? quanto il problema dell’eutanasia è frutto dell’accanimento terapeutico, accanimento dietro al quale spesso soggiace, la cosiddetta ricerca scientifica, attraverso la quale l’essere umano viene degradato a cavia. Non ce lo possiamo di certo nascondere, perché non possiamo staccare tutto questo dal mondo reale dentro al quale viviamo e tutti coloro che operano nella sanità, sanno quanto business e quanta vanagloria dietro si celano e quando io faccio una scelta per la mia vita, la faccio tenendo conto di questo. Del business farmaceutico, dai Sandro, onestamente quanti farmaci realmente servono, nel numero, quanti farmaci ??? io credo che un numero a due cifre sia più che sufficiente. (sempre ammesso e non concesso che i farmaci veramente servano e per farmaci parlo di tutti i prodotti chimici etc delle case farmaceutiche).

Coloro che praticano l’accanimento terapeutico, che ricercano la gloria (ovvero il successo nella professione) sono davvero buoni medici, possono davvero fare una scelta migliore della mia per la mia vita ??? non penso proprio , io voglio scegliere per la mia vita e tu medico, metti a disposizione il tuo sapere per la mia vita, ma mia è la vita mia è la scelta, non tua, tu sei lo strumento (inteso come funzione e informazione) che io utilizzo per salvaguardare la mia vita. Nel momento di questa scelta a me non interessano le opinioni personali , i giuramenti e i voleri di Sandro, nel momento di questa scelta a me Persona, servono le conoscenze mediche di Sandro.

Guardiamo la cosa da un altro punto di vista. Tu vuoi allestire un sistema informatico e ti rivolgi a me che sono un professionista del settore, mi esponi il tuo problema e io metto a disposizione il mio sapere per il tuo problema e nel mio sapere ci saranno certamente suggerimenti su come realizzare il sistema, a quel punto tu deciderai se seguire o meno i miei consigli o se attuare ciò che tu pensi, e io a mia volta potrò scegliere o meno di realizzare il sistema informatico per te che potrei ritenere sbagliato in base alle tue decisioni e potrei anche realizzarlo per te pur sapendo che è sbagliato. Tu puoi scegliere e io posso scegliere.

Nel caso di mancato accordo andare ognuno per la propria strada e questo è molto molto ragionevole non trovi ???

Ciao
Marziana

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