Pillola Ru486, giù le mani dal corpo delle donne

Pubblicato da Marziana il 4 aprile 2010

Il mio è un invito al genere femminile, trasversale e apartitico.
Mi colpiesce sempre, ogni volta che si parla di aborto, di pillola abortiva come la Ru486 sono sempre uomini a parlarne, gli uomini della politica, gli uomini della chiesa,  è inaccettabile.

Questi uomini assenti nella educazione dei figli, assenti come padri, assenti come mariti, assenti come amanti,  sempre presenti solo per il lavoro, per le ‘loro’ amanti,  per gli hobby e la politica, improvvisamente sembrano esistere e diventano presenti per gestire il corpo delle donne.

Il mio è un grido, un grido di dolore, un grido di sconcerto: Donne svegliamoci e non continuamo a subire e giustificare il comportamento maschile. Lo so, le eccezioni esistono, ma sono eccezioni, non sono regola.

Mettiamo da parte l’ingenuità tutta femminile che ci porta a pensare che nostro marito, nostro figlio, nostro padre sono diversi, non è così, non sono diversi perchè in relazione con noi. Ogni donna pensa questo, mio marito è diverso, mio figlio è diverso, mio padre è diverso.

Ma gli uomini che uccidono, stuprano, violentano, vessano, decidono sopra le nostre teste, sono sempre il padre di…, il figlio di…, il marito di,  RIFLEETTIAMOCI, quando ci troviamo a fare queste affermazioni.

Link ad altri topic sull’argomento in questo blog:

http://marzianaonline.blogspot.com/2010/03/convegno-il-corpo-delle-donne.html

http://marzianaonline.blogspot.com/2010/03/condizione-femminile.html

http://marzianaonline.blogspot.com/2010/02/httpmarzianaonline.html

http://marzianaonline.blogspot.com/2009/10/sono-sempre-le-donne-pagare-il-prezzo.html

http://marzianaonline.blogspot.com/2009/09/il-corpo-delle-donne-24-minuti-ben.html

Un commento su “Pillola Ru486, giù le mani dal corpo delle donne”

  1. Anonimo Anonimo ha detto…
    Di seguito incollo questa mail ricevuta da Avaaz http://www.avaaz.org/it che organizza campagne di sensibilizzazione su vari problematiche sociali di attualità.
    “Amita era una dolce bambina di 9 anni che amava la sua famiglia. Un giorno fu rapita, portata in una città lontana e messa in una gabbia. Era costretta a subire rapporti sessuali con dozzine di uomini al giorno, e picchiata brutalmente quando piangeva o si rifiutava. 5 terribili anni dopo, sofferente di malattie veneree, è morta per un pestaggio all’età di 14 anni.

    La storia di Amita è uno dei peggiori incubi che si possano immaginare, ma milioni di donne e bambine vengono vendute per esser violentate ogni anno — uno dei problemi peggiori del nostro mondo di oggi. Il modo più efficace per affrontarlo è di mettere in mostra i mercanti dello stupro e disintegrare i loro profitti. A gennaio i membri di Avaaz hanno votato questa come principale priorità per quest’anno, così abbiamo cominciato a lavorare con team di esperti in tutto il mondo, attivisti locali e investigatori per far smettere questo business brutale e losco.”

    Non ho potuto fare a meno di vedervi un’attinenza con quanto scritto da Marziana. Gli uomini così bravi a far leggi per difendere la vita poi cosa fanno?

    Di seguito vi sono dei siti interessanti che ho ripreso sempre da Avaaz

    BBC sulla schiavitù moderna:
    http://news.bbc.co.uk/2/hi/in_depth/world/slavery/default.stm

    Fonti per statistiche e ulteriori informazioni sui traffici di vite umane, dall’ufficio ONU sulla Droga e il Crimine:
    http://www.unodc.org/unodc/en/human-trafficking/what-is-human-trafficking.html?ref=menuside

    Lavoro dell’FBI sul traffico di esseri umani:
    http://www.fbi.gov/hq/cid/civilrights/slavery.htm

    Consiglio per la Convenzione Europea sulle Azioni contro il Traffico di Esseri Umani:
    http://conventions.coe.int/Treaty/Commun/QueVoulezVous.asp?NT=197& CM=1&CL=ENG

    Per maggiori informazioni (in italiano):

    “Italia: continua la tratta dei minori dall’Est Europa ma anche dall’Africa,” Unimondo.org:
    http://www.unimondo.org/Notizie/Italia-continua-la-tratta-dei-minori-dall-Est-Europa-ma-anche-dall-Africa

    Un recente caso giudiziario in Italia:
    http://www.ontheroadonlus.it/index.php?option=com_content&task=blogcategory&id=6&Itemid=9
    Daniela

    6 aprile 2010 11:51

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