Luana Englaro

Pubblicato da Marziana il  5 febbraio 2009

Mi chiedo come mai nei notiziari televisivi e radiofonici passi solo la posizione di una certa parte cattolica oppure Monsignor Casale non è cattolico?

Nelle sue parole una grande umanità che raramente ho trovato negli uomini e nelle donne di chiesa, grazie Monsignor Casale, grazie di cuore

http://www.adnkronos.com/IGN/Edicola/?id=3.0.2983469526

CASO ENGLARO: MONSIGNOR CASALE, PORRE TERMINE AL CALVARIO E’ UN ATTO DI MISERICORDIA

“Mi sento vicinissimo a papà Peppino. Quella di Eluana non è più vita, porre termine al suo calvario è un atto di misericordia”. “Non è tollerabile accanirsi ancora né proseguire questo stucchevole can can. C’è poco da dire: l’alimentazione e l’idratazione artificiali sono assimilabili a trattamenti medici. E se una cura non porta a nessun beneficio può essere legittimamente interrotta”. E’ quanto dichiara in un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’ l’arcivescovo Giuseppe Casale. “Si è creato il ‘caso Englaro’ – prosegue monsignor Casale – agitando lo spettro dell’eutanasia, ma qui non si tratta di eutanasia. Alla fine anche Giovanni Paolo II ha richiesto di non insistere con interventi terapeutici inutili. Vedo quasi il gusto di accanirsi su una persona chiusa nella sua sofferenza irreversibile. Una vita senza relazioni, alimentata artificialmente non è vita. Come cattolici – aggiunge – dovremmo interrompere tutto questo clamore e dovremmo essere più sereni affinché la sorte di Eluana possa svilupparsi naturalmente. I trattamenti medici cui è stata sottoposta non possono prolungare una vera vita, ma solo un calvario disumano. E’ giusto lasciarla andare nelle mani di Dio”. “L’alimentazione artificiale – conclude monsignor Casale – è accanimento terapeutico, se la si interrompe Eluana muore. Rispettiamo le sue ultime volontà e non lasciamo solo un padre che, appena si saranno spenti i riflettori di una parossistica attenzione, sarà in esclusiva compagnia del suo dolore. Io lo comprendo, prego per lui, gli sono vicino. Neanche io vorrei vivere attaccato alle macchine come Eluana, anche per me chiederei di staccare la spina. Eluana non c’è più già da tanto, da molto tempo prima della rimozione del sondino che simula un’esistenza definitivamente svanita”.

3 pensieri riguardo “Luana Englaro”

  1. Anonimo giovanni gambara ha detto…
    Ciao Marziana
    poche parole: la vita in ogni misura è di proprietà del singolo o di chi lo rappresenta se incapace. La saga Englaro è tutta una montatura dei cattolici ,finti possessori di etica.Ricordo solo che in Cina giornalmente muoiono 35 persone circa,e sono tutte molto vive.
    Non voglio ricordare duemila anni di morti per guerre di religione.
    Andiamo terra -terra ad affermare che qui siamo in uno stato laico e democratico.Se i cattolici vogliono comportarsi come ha indicato il papa, a me sta bene.
    La mia vita però non appartiene ne a Dio ne al suo autoproclamotosi vicario.Perciò ad ognuno la propria responsabilità nel gestire le proprie libertà. E smettetela ,voi cattolici, di fare del fondamentalismo etico, ma solo in alcune occassioni. Assomigliate molto in questo agli ebrei e ai mussulmani, ma non riuscite a convivere con loro, e vi proclamate DIVERSI nella pretesa propria superiorità. Comportatevi da cattolici nelle vostre case e chiese, ve lo lascia fare la democrazia e lo stato laico.
    Ma non pretendete che lo stato laico emani leggi che piacciono solo a voi.
    Giovanni

    5 febbraio 2009 22:35

  2. Marziana ha detto…
    Ieri sera sul canale rai 24 news ospiti della puntata tematica Paolo Flores d’Arcais e Melania Rizzoli, tema il testamento biologico.
    Flores d’Arcais ha espresso un concetto molto importante che fino ad ora mai nessuno aveva espressamente esplicitato: “con la legge già approvata in senato e prossimamente in arrivo alla camera, si obbligano le persone ad essere alimentate ed idratate attraverso il sondino in barba a qualsiasi volontà della persona, quindi oggi queste istituzioni ci costringono a vivere, ma domani qualcun’altro potrebbe invece decidere il contrario, ovvero che nessuno puo’ avere il sondino, disattendendo la volontà di chi invece vuole essere alimentato e idratato. Ora siamo tutti condannati a vivere nostro malgrado, domani potremmo essere tutti condannati a morire nostro malgrado. Ha toccato il punto fondamentale del problema, che fino ad ora gran parte del mondo politico ha eluso, vogliamo pensarci prima che sia troppo tardi, vogliamo provare a ribadire con forza che questa decisione spetta alla persona e solo alla persona e che nessuno puo’ decidere invece sua. Ho già espresso con forza il concetto nel mio post ‘diritto alla vita, dirtto alla morte’ cionondimeno ieri sera Flores d’Arcais mi ha profondamente toccata
    Marziana

    16 aprile 2009 20:09

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