Sono sempre le donne a pagare il prezzo più alto

Pubblicato da Marziana il 19 ottobre 2009

Sono qui seduta al computer e lavoro, sono le 20.20 circa, sottofondo il TG1, e la notizia che gli 8 del branco che nel 2007 violentarono una quindicenne a Montalto di Castro, sono stati rimessi in libertà ‘in prova’ e se tra due anni avranno superato la prova il reato verrà prescritto, ovvero ne usciranno puliti e il reato non risulterà sulle loro fedine penali.

http://www.lavocedifiore.org/SPIP/forum.php3?id_article=1135&id_forum=24403&retour=article.php3%3Fid_article%3D1135

http://www.atlantidemagazine.it/dblog/articolo.asp?articolo=6196

http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/09/10/19/montalto-stupro-reazioni-79852.html
Peccato che la ferita su questa ragazza rimarrà per sempre, non c’è prescrizione per la ferita, è li ti taglia a metà e niente e nessuno la guarirà mai.

Di tutte le violenze quella sessuale è la peggiore che si possa compiere su un altro essere umano ed è sempre compiuta dai maschi sulle donne, dai maschi sui bambini, sempre e solo i maschi sono autori di tale violenza, come di quasi tutte le altre.

Maschi appunto, perchè se un giorno diventassero uomini allora la violenza finirebbe.

Diffido chiunque dallo scrivere in questo blog che non è vero che talvolta anche le donne…il loro messaggio non verrà pubblicato.
Già talvclta anche le donne….

2 pensieri riguardo “Sono sempre le donne a pagare il prezzo più alto”

  1. Giulia ha detto…
    Accidenti! Marziana, mi stupisci!! Tu che metti la testa nella sabbia?!? Che minacci di censura su un argomento cosi scottante?!? Preferisco credere ad una tua provocazione, che coglie nel (mio) segno. In Inghilterra, storia di qualche settimana fa, una donna, descritta come ‘pilastro’ della cittadina dove abitava, maestra d’asilo, ha perpetrato crimini a sfondo sessuale contro i bambini che aveva in carico (http://www.guardian.co.uk/uk/2009/oct/13/child-abuser-vanessa-george). E alla fine si è pure dichiarata colpevole, per cui non abbiamo neanche l’appiglio del dubbio! E’ vero, i casi del genere di cui si viene a sapere sono pochi, ma tanti episodi rimangono nell’ombra, proprio come succedeva per quelli perpetrati dagli uomini una volta.
    Che le donne, e i bambini, ne paghino generalmente il prezzo più alto mi trova senz’altro d’accordo ma la violenza è violenza, tutti possono rendersene colpevoli. Un saluto. Giulia

    26 ottobre 2009 19:16

  2. Marziana ha detto…
    Non metto mai la testa sotto la sabbia, la mia affermazione era ben altro.

    Certo che talvolta anche le donne, ma la quantità di violenza perpetrata dagli uomini non è paragonabile alla quantità di violenza compiuta dalle donne.

    Sono sempre gli uomini che violentano le donne, mai viceversa.

    Sicuro che la violenza è violenza, ma le quantità contano, ci sono momenti in cui sono i numeri a dominare e non possiamo confondere le carte.

    Hai mai sentito parlare del genocidio di Srebrenica ?http://www.asca.it/news-BOSNIA__RINVIO_PROCESSO_KARADZIC__LA_RABBIA_DELLE_MADRI_DI_SREBRENICA-869579-ORA-.html

    dopo ci fu una ritorsione e i croati uccisereno i serbi; i serbi vorrebbero mettere la cosa sullo stesso piano, i serbi uccisero circa 10000 musulmani, e i croati circa 800 serbi in circostanze del tutto diverse.

    Certo i morti sono morti ma non puoi mettere le due cose sullo stesso piano. Se uccido una persona sono un assassino, certamente, ma se ne uccido 100, o 1000 ? è la stessa cosa ? non credo proprio, in questi casi di parla di genocidio se indirizzato verso un gruppo etnico, nel caso delle donne ? come potremmo definirlo ? dato che i numeri sono enormi.

    E questo è anche il genocidio perpetrato dai nazisti sugli ebrei, la quantità, la premeditazione, una idea (sbagliata)

    La violenza come comportamento quasi abituale degli uomini verso le donne, un abito mentale.

    Adesso ti do qualche numero:
    nella Russia post sovietica si fa strage di donne, 14000 uccise. 1800 donne pachistane ammazzate in un biennio per motivi di onore. oltre 400 donne messicane impunemente assassinate nell’ultimo decennio a Ciudad Juarez. Anche in Italia il fenomeno è in crescita, e nella maggior parte dei casi ‘a cura’ di compagni, mariti e amanti, spesso padri e fratelli, altre volte ‘stupratori occasionali’ fuori dalle mura domestiche.

    sono numeri che fanno rabbrividire.

    Daniela Danna lo ha definito ginocidio. Titolo del libro: Ginocidio – editore elèuthera

    un abbraccio
    Marziana

    26 ottobre 2009 22:34

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *